APPROCCIO

METODO

Il nostro studio nasce dall’incontro tra competenze consolidate nel restauro architettonico, nella progettazione integrata e nella cultura del costruire, con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio edilizio esistente e dare forma a nuovi spazi capaci di dialogare con il contesto.

Operiamo principalmente nel campo del restauro e della conservazione di beni vincolati, affrontando ogni progetto con un approccio multidisciplinare e una forte attenzione alla specificità dei luoghi. L’architettura e l’interior design completano il nostro spettro operativo, permettendoci di accompagnare il committente in ogni fase, dal concept alla realizzazione.

Seguiamo i progetti in modo integrale, offrendo servizi completi di progettazione architettonica, direzione lavori e consulenza tecnica durante la fase esecutiva. Le nostre competenze si estendono anche alla progettazione di interni, alla valorizzazione degli spazi pubblici, alla progettazione paesaggistica e all’allestimento museale ed espositivo.

Il team, con sede principale a Torre Orsaia, si avvale di professionisti esperti in restauro dei materiali, modellazione BIM, rappresentazione grafica, rilievo architettonico e coordinamento della sicurezza. La collaborazione con specialisti in strutture, impianti e diagnostica dei materiali ci consente di affrontare interventi complessi su edifici storici e contemporanei.

Attualmente siamo impegnati in interventi di restauro e rifunzionalizzazione di edifici monumentali vincolati, progetti di riqualificazione urbana e ambientale, adeguamenti sismici e impiantistici per immobili pubblici strategici, piani di valorizzazione paesaggistica e supporto tecnico-operativo per enti pubblici e stazioni appaltanti.

RILIEVO LIDAR

Nel restauro dei beni vincolati la prima, imprescindibile forma di tutela passa da un rilievo accurato. Solo conoscendo la geometria reale, le stratificazioni costruttive e lo stato di conservazione si possono prendere decisioni ponderate e rispettose dell’identità storica dell’opera. Per ottenere questo livello di conoscenza adottiamo una procedura che integra LiDAR terrestre statico (TLS) e LiDAR aerotrasportato su drone (UAV-LiDAR). Pur sfruttando lo stesso principio fisico, la misura del tempo di volo di un impulso laser, le due piattaforme hanno caratteristiche complementari, e la loro sinergia consente di generare un modello 3D completo, georeferenziato e adatto a ogni successiva elaborazione.

Il rilievo da terra, effettuato con scanner montato su treppiede, ci permette di registrare con un passo di uno-tre millimetri tutto ciò che è raggiungibile a livello del suolo: interni, prospetti, cortili, apparati decorativi minuti. In cantiere predisponiamo una rete di target sferici o piani, rilevati con livellamenti di precisione o stazioni GNSS: questo accorgimento riduce l’errore interno della nuvola a pochi millimetri e fornisce punti comuni indispensabili per la registrazione finale.

Parallelamente, il drone equipaggiato con un sensore LiDAR sorvola le parti inaccessibili o pericolose: coperture, altane, campanili, zone degradate prive di appoggi sicuri. Volando a 30-80 metri di quota otteniamo densità di 100-300 punti al metro quadrato con un’accuratezza planimetrica di due-tre centimetri e altimetrica di tre-cinque. Il risultato è una nuvola leggermente meno densa di quella terrestre, ma preziosa per chiudere i “buchi” lasciati dai punti di vista da terra e per fornire un inquadramento complessivo coerente dal punto di vista topografico.

La fase cruciale è la messa in sistema dei due dataset. Prima eseguiamo un pre-allineamento del TLS sfruttando i target, poi georeferenziamo la nuvola da drone appoggiandola a ground control points rilevati con GNSS. A questo punto sovrapponiamo le due nuvole nelle aree di intersezione e applichiamo algoritmi di registrazione fine finché l’errore medio quadratico nelle zone di overlap non scende sotto il centimetro. Concludiamo con una verifica di qualità in modo tale che lo scostamento rimane nell’ordine dei pochi millimetri per le zone rilevate da terra e di uno-due centimetri per quelle da drone.

Il modello risultante, ora unificato e privo di lacune, diventa la base di un intero ecosistema di dati: si esportano ortofoto e sezioni ad alta risoluzione per il dettaglio costruttivo, si crea un ambiente HBIM in cui collegare schede materiche e piani di intervento, si impostano analisi deformative o campagne di monitoraggio nel tempo, fino a simulazioni energetiche o sismiche. Tutto ciò avviene senza contatto con le superfici storiche e con tempi di rilievo drasticamente ridotti rispetto ai metodi tradizionali.

In sintesi, il rilievo diventa uno strumento di conoscenza avanzata, combina la precisione millimetrica del laser scanner statico con la capacità di copertura rapida e tridimensionale del drone, restituendo l’edificio nella sua interezza (dal dettaglio scultoreo più minuto alla geometria complessa delle coperture) e accompagnando in modo consapevole ogni fase del progetto di restauro e valorizzazione.

BIM

L’adozione del Building Information Modeling (BIM) rappresenta per il nostro studio una scelta strategica e culturale, in linea con l’approccio integrato che caratterizza ogni nostro progetto. Il BIM non è solo uno strumento tecnico, ma un metodo operativo fondato su collaborazione, trasparenza e condivisione delle conoscenze tra tutti gli attori coinvolti.

Utilizziamo la modellazione informativa per governare processi complessi, con particolare efficacia negli interventi di restauro e rifunzionalizzazione di edifici storici, dove l’accuratezza del rilievo, la gestione delle interferenze e il controllo dei dati risultano determinanti. L’integrazione tra rilievo laser scanner, modellazione HBIM e restituzione grafica consente di affrontare in modo puntuale ogni fase del ciclo di vita dell’opera.

Sviluppiamo ambienti di lavoro condivisi che permettono un coordinamento costante tra progettisti, consulenti e imprese, anche in contesti multi-sede e in sinergia con stazioni appaltanti pubbliche. I modelli digitali supportano tutte le discipline (restauro, architettura, strutture, impianti) garantendo coerenza progettuale, tracciabilità e un controllo approfondito di tempi, costi e interferenze.

Questa metodologia, affinata negli anni attraverso progetti pubblici e complessi, rappresenta oggi uno standard operativo per lo studio e uno strumento fondamentale per assicurare qualità, efficienza e sostenibilità alle nostre architetture.

VISUALIZZAZIONE

Consideriamo la rappresentazione grafica non solo uno strumento di comunicazione, ma un vero e proprio atto progettuale. Il nostro studio si configura come una bottega contemporanea, un laboratorio di ricerca e sperimentazione dove il disegno, analogico e digitale, è parte integrante del processo creativo.

Alla base del nostro approccio c’è una continua integrazione tra tradizione e innovazione. Affianchiamo tecniche manuali di schizzo e rilievo diretto con strumenti di visualizzazione digitale avanzata, come rendering fotorealistici, modellazione 3D e animazioni, per raccontare con precisione e sensibilità ogni progetto.

Nei progetti di restauro, la visualizzazione svolge un ruolo chiave. Supporta l’analisi delle trasformazioni storiche, permette simulazioni d’intervento e facilita il dialogo con gli enti di tutela e con i committenti pubblici. Nella progettazione architettonica e di interni, le immagini accompagnano l’intero percorso progettuale, dall’ideazione alla condivisione con gli utenti finali.

Sperimentiamo costantemente nuovi linguaggi espressivi, affinando il nostro metodo senza perdere il valore della rappresentazione come strumento di comprensione, racconto e verifica critica dello spazio architettonico.

MODELLISMO

Nel nostro studio, la costruzione del modello fisico rappresenta un momento privilegiato di riflessione e di verifica progettuale. Non si tratta di semplici rappresentazioni da esposizione, ma di strumenti di pensiero, capaci di tradurre idee astratte in forme tangibili, aprendo alla comprensione spaziale e al confronto collettivo.

Fin dalle prime fasi del progetto, realizziamo modelli di studio in scala ridotta che ci permettono di esplorare i volumi, indagare le proporzioni, testare soluzioni distributive e verificare l’inserimento nel contesto. Il modello evolve insieme al progetto, passando da semplici plastici volumetrici a prototipi dettagliati in scala 1:1, utili per approfondire nodi costruttivi, particolari architettonici significativi, soprattutto nei progetti di architettura.

La modellistica viene praticata all’interno dello studio, come parte integrante del processo creativo e non come attività accessoria. La realizzazione diretta dei modelli permette agli architetti di instaurare un dialogo continuo con la materia, sperimentando soluzioni, correggendo intuizioni, costruendo consapevolmente. L’interazione tra modellisti e progettisti, quando presente, arricchisce il processo con competenze complementari, valorizzando ogni fase di sviluppo.

Nel restauro, il modello assume anche un ruolo critico e documentario. Rende visibile l’assetto storico dell’edificio, aiuta a comprendere le relazioni tra le parti, e facilita la condivisione delle scelte progettuali con enti di tutela, committenti pubblici e comunità locali. La tridimensionalità restituita manualmente diventa così un linguaggio accessibile, capace di raccontare la complessità in modo diretto ed efficace.

Per noi, il modello è un dispositivo vivo, che cresce con il progetto e lo accompagna, affiancando rilievi, disegni tecnici e visualizzazioni digitali. È uno strumento di lavoro e al tempo stesso una forma di narrazione architettonica.